ActionAid - Contributo a un'indagine qualitativa


A partire da un nuovo quadro teorico che inquadra la povertà alimentare in un concetto multidimensionale, il rapporto di ActionAid “La fame non raccontata” la analizza nelle sei dimensioni chiave che definiscono il diritto al cibo a livello internazionale: adeguatezza nutrizionale, dimensione sociale, dimensione psico emozionale, dimensione economica, dimensione culturale e infine la dimensione dell’utilizzabilità. 
Lo sviluppo della metodologia è stato condotto da Learning and Change Ltd a cui si è affiancato uno steering committee di esperti composto da Carlo Cafiero, Marina Spanu e Monica Palladino. Il lavoro è stato realizzato sotto la supervisione di ActionAid. 
Le interviste sono state svolte dal Centro Servizi per il Volontariato-Città Metropolitana di Milano (CSV Milano) attraverso l’identificazione di tre persone che hanno ricevuto una formazione specifica sulle tecniche da  utilizzare. Le interviste sono state realizzate in presenza ed hanno previsto la partecipazione, oltre che dell’intervistatrice, di altre persone scelte dalle Associazioni (volontari e/o operatori). Carlo Cafiero ha suggerito la costruzione dell’indice ispirato al Minimum Dietary Diversity for  Women (MMD-W), mentre Marina Spanu si è fatta carico della definizione di quello basato sulle  Linee Guida del Ministero della Salute. L’analisi statistica dei dati dei due indici è stata realizzata da Carlo Cafiero. Marina Spanu si è occupata poi dell’analisi nutrizionale a partire dai dati qualitativi raccolti con il questionario e le interviste. Monica Palladino e Learning and Change Ltd si sono occupate dell’elaborazione ed analisi delle interviste in base alla metodologia e al quadro di riferimento teorico.

Qui un video in cui si spiega cosa sia la povertà alimentare, grazie alle testimonianze di Patrizia e Giuliana.





 

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